domenica 27 novembre 2011

Pagine consigliate di facebook

Eccovi qua una carrellata di pagine di facebook interessanti.

GOOOD MORNING VIETNAAAM: Voto 9. Pagina seria e divertente allo stesso tempo, dove si parla di temi scottanti come l'attualità e la politica quasi sempre con un filo ironico.
999 MOMENTI IMBARAZZANTI: Voto 8,5. Grazie a simpatiche e divertenti vignette, i fantastici "omini" ci raccontano i momenti imbarazzanti in chiave ironica.
IL ROMPIPALLONE DI GENE GNOCCHI!!! Voto 8. Simpatiche barzellette sul mondo dello sport e del calcio.
CORRI AL PICCOL. Voto 8. Simpatiche e incredibili offerte fasulle di un altrettanto fasullo centro commerciale.
MONSTRA. Voto 8. Simpatiche e divertenti battute sull'attualità e la politica.

martedì 22 novembre 2011

Perla di saggezza

quando nasco, sono nero -
quando cresco, sono nero -
quando è caldo, sono nero -
quando è freddo, sono nero -
quando ho paura, sono nero -
quando sono malato, sono nero -
quando muoio, sono nero -

Tu, quando nasci, sei rosa -
quando cresci, sei bianco -
quando è caldo, sei rosso -
quando è freddo, sei viola -
quando hai paura, sei giallo -
quando sei malato, sei verde -
quando muori, sei grigio.
allora, perché continui a chiamare me "uomo di colore"?

lunedì 21 novembre 2011

Frasi fatte.

Quante volte avete sentito queste frasi ed esclamazioni?

Io ai vostri tempi...
Si stava meglio quando si stava peggio...
Il ragazzo è portato ma non s'impegna...
Grazie, è proprio quello che volevo (faccia sforzatamente felice di un festeggiato dinanzi a un regalo indesiderato)
I giovani di oggi non sanno fare un ca...
Quello che conta è la bellezza interiore (quello che dicono più o meno tutti, anche se poi tendiamo a snobbare quelli brutti per andare dietro a quelli belli, anche se senza cervello)
Stai arrivando? Si cinque minuti e sono lì (in realtà sta ancora dormendo)

E voi ne avete alcune da suggerire?

domenica 20 novembre 2011

Diffondete!

IL VATICANO
NON PAGA ICI, IRPEF, IRES, IMU, TASSE IMMOBILIARI E DOGANALI,
MA NEANCHE GAS, ACQUA E FOGNE.
E' TUTTO A CARICO DEI CONTRIBUENTI ITALIANI.
Possiede quasi il 30% del patrimonio immobiliare Italiano e con l'8 per mille toglie quasi 1 Miliardo di Euro all'anno all'Italia. Tassare la Chiesa e i suoi possedimenti in Italia é giusto per gli Italiani.
COPIATE E INCOLLATE SE PENSATE CHE E' UN FURTO AL NOSTRO STATO
-Garden- (Thanx to Emily Alice Stolzlechner)

giovedì 17 novembre 2011

LO SAPEVI CHE...?

Rubrica sulle notizie più curiose da tutto il globo.

Lo sapevi che...

Mediamente ogni giorno ci sono 100 milioni di rapporti sessuali in tutto il mondo (mille al secondo, 65 mila al minuto, cinque milioni all'ora)

Lo sapevi che...

Le cascate del Niagara sono alte solo 52 metri. Quindi non sono le più alte del mondo. La più alta è il Santo Angel (Venezuela) alta poco meno di mille metri.

Lo sapevi che...

Nello Utah (Usa), per legge, è proibito causare una catastrofe.

Lo sapevi che...

Nel San Salvador la guida in stato di ebrezza è punibile con la pena di morte mediante plotone d'esecuzione.

Lo sapevi che...

La fragola in realtà è un  falso frutto. I veri frutti si chiamano Acheni.

CINEMA DIVERSAMENTE BELLO

Con questa rubrica voglio citare film indipendenti, o di tematiche particolari, o passati ingiustamente inosservati, che meritano a mio avviso più spazio.

I RAGAZZI STANNO BENE: Voto 8. Miglior commedia dell'anno ai golden globe, candidato a 4 oscar, è passato quasi inosservato da noi in Italia. La storia racconta di due donne lesbiche (straordinaria Julianne Moore) che hanno due figli avuti tramite l'inseminazione artificiale. I due figli scopriranno chi è il padre e cominceranno a frequentarlo... non vi racconto altro, dovete vederlo!
LA PAPESSA: Voto 7,5. Film a metà tra la realtà e la leggenda. Nessuno infatti sa se sia mai esistita un papa donna, secondo alcuni furono bruciati tutti i libri che ne parlavano. Fatto sta che questo film tedesco racconta la storia di Giovanna, dalla nascita all'arrivo a roma travestita da uomo. Ottimo film.
LITTLE MISS SUNSHINE: Voto 8. Cosa succederebbe se una famiglia stramba attraversasse lo stato americano con un furgoncino disastrato per partecipare a un concorso di bellezza per bambine? Risate a volontà, simpatia per i protagonisti e qualche piccola riflessione. In america è stato un successo straordinario. Oscar e golden globe come se piovesse, peccato però che in Italia è passato inosservato. Se solo noi sapessimo fare commedie belle anche solo la metà di questa saremmo fortunati.
MOTEL WOODSTOCK: Voto 7,5. Il premio oscar Ang Lee, dopo i successi di film come La tigre e il dragone, Brockback mountain e Lussuria, porta nelle sale un film sul concerto più famoso di tutti i tempi, quello di Woodstock appunto. In Italia nessuno se l'è filato, ma la maestria di Ang Lee è davvero notevole. Sa spaziare con bravura su trame e generi molto diversi tra loro. Consigliato.

mercoledì 16 novembre 2011

buona notte con l'attimo fuggente!

Ragazzi voglio darvi la buona notte!
Per farlo nel migliore dei modi, vi cito alcune frasi tratte dal film "l'attimo fuggente", uno dei miei film preferiti in assoluto, con uno straordinario Robin Williams.

Venite amici, che non è tardi per scoprire un nuovo mondo.
Io vi propongo di andare più in là dell'orizzonte, e se
anche non abbiamo l'energia, che in giorni lontani mosse la
terra e il cielo, siamo ancora gli stessi, unica ed eguale
tempra d'eroici cuori, indeboliti forse dal fato, ma con
ancora la voglia di combattere, di cercare, di trovare
e di non cedere.


Era una notte buia e gelida, e una vecchia signora che aveva la passione di costruire puzzle, se ne stava seduta in salotto, al suo tavolo a completare il suo nuovo puzzle, ma mentre metteva i pezzi insieme, si accorse, con grande stupore che l'immagine che si formava era quella del suo salotto e la figura al centro del puzzle una volta composta era lei stessa; con le mani tremanti sistemò allora gli ultimi quattro pezzi, e fissò inorridita il volto di un pazzo furioso alla finestra. L'ultima cosa che la vecchia signora udì, fu il rumore dei vetri infranti.






Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino. Noi Leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana. E la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento. Ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l'amore, sono queste le cose che ci tengono in vita.


Ci teniamo tutti ad essere accettati ma dovete credere che i vostri pensieri siano unici e vostri, anche se ad altri sembrano strani ed impopolari. Come ha detto Frost "due strade trovai nel bosco e io scelsi quella meno battuta, ed è per questo che sono diverso".


Leggerò il messaggio di apertura del membro della setta Henry David Thoreau.
Andai nei boschi perché volevo vivere con saggezza e in profondità, succhiando tutto il midollo della vita. Per sbaragliare tutto ciò che non era vita e per non scoprire in punto di morte che non ero vissuto



Ma se ascoltate con attenzione, li sentirete sussurrare il loro monito. Avanti, avvicinatevi. Ascoltate, lo sentite? – Carpe – lo sentite? – Carpe, carpe diem, cogliete l'attimo ragazzi, rendete straordinaria la vostra vita!


Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù. Non vi ho convinti? Venite a veder voi stessi. Coraggio! È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un'altra prospettiva.






NON AVER PAURA DI ESSERE DIVERSO


Incredibile ma vero! Il mio romanzo a tematica lgbt "Non aver paura di essere diverso" in formato Ebook a soli 0,25 centesimi! Un romanzo pieno di sentimenti, passione, paura di non farcela, coraggio e forza.

Ecco la trama:
Marco non sapeva che quel giorno la sua vita sarebbe cambiata per sempre. Casualmente si ritrovò nel bagno degli uomini, con il ragazzo che desiderava. Fu un attimo. Le loro labbra si sfiorarono, quando all’improvviso un professore entrò. Era la fine. La sua vita non sarebbe mai stata più la stessa. La sua famiglia non ne voleva più sapere di lui. Non lo accettavano così “malato”. Decisero quindi di trasferire il loro unico figlio maschio da una lontana zia in Sicilia, che non vedevano da anni. La vita di Marco in quel nuovo ambiente trovò improvvisamente linfa vitale. Avrebbe mai trovato il coraggio di aprirsi al mondo? Cosa gli riservava quel nuovo posto? Avrebbe mai amato davvero? Alla fine del romanzo, è possibile trovare un’interessante ricerca sull’omosessualità nello sport e nella società con nomi, dati, storie e curiosità.






Esperienze Di Premorte. Scienza Al Confine Tra Fisica E Metafisica

http://www.contenutigratis.net/art/letteratura-poesia/19194/esperienze-di-premorte.html


Esperienze di premorte Le esperienze di premorte (Near-Death Experiences indicate con la sigla NDE) sono esperienze soggettive che avvengono in condizioni critiche con pericolo di vita e sono quindi causate da diversi eventi traumatici e condizioni morbose, come l’arresto cardiaco, l’embolia polmonare, l’anestesia generale, i traumi di diversa origine (cadute in montagna, annega¬menti, terremoti, incidenti stradali ecc.) e il tentato suicidio.
Le NDE sono associate ad alterazioni dello stato di coscienza (come nel caso dell’arresto cardiaco, del coma o dell’anestesia generale) e sono caratterizzate da contenuti tra¬scendentali, comprendenti la netta percezione di essere in una dimensione di¬versa da quella ordinaria della vita terrena, di avere abbandonato il corpo fisico ed oltrepassato i limiti del proprio io e della dimensione spazio-temporale del mondo fisico.
Tra gli elementi ricorrenti nelle esperienze di premorte sono da ricordare la sensazione di grande pace e serenità, la visione di un tunnel, l’incontro con parenti o amici defunti, la visione di una luce di caratteristiche non naturali, l’uscita dal proprio corpo, la comuni¬cazione con entità superiori spesso non definite.
Le esperienze di premorte sono state riportate in età pediatrica, anche molto precoce e possono in¬fine verificarsi anche nei pazienti dializzati e in condizioni non realmente critiche, come ad esempio nell’epilessia. Un fenomeno analogo alle NDE è costituito dalle visioni sul letto di morte nei pazienti terminali a seguito di malattie croniche e negli anziani ricoverati negli hospice, con diversi elementi comuni e alcune differenze rispetto alle NDE.
Le visioni sul letto di morte vanno distinte dalle NDE propriamente dette, perché le condizioni cliniche e cerebrali sono diverse da quelle dei pazienti in condizioni critiche e presuppongono quindi elementi fisiopatologici almeno in parte diversi. Nonostante la loro frequenza sia relativamente elevata, fino agli anni ’70 tali esperienze erano pressoché sconosciute; a partire da quegli anni si è destato un crescente interesse nella letteratura scientifica internazionale, che ha portato all’acquisizione di una consistente mole di dati e di conoscenze, tali da ren¬dere oggi le NDE un fenomeno clinico certo, con una chiara epidemiologia e fenomenologia.
Tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo si è verificato un momento di vivo interesse per la parapsicologia e lo spiritismo, materie sicuramente attratte da fenomeni come le visioni in punto di morte. Sono comparse quindi le pri¬me testimonianze, come il libro di Barrett “Death-bed visions – The Psychical Experiences of the Dying” edito nel 192628.
Un nuovo impulso allo studio delle Esperienze di premorte è dovuto a Moody, che ha pubblicato a metà degli anni settanta un libro dal titolo “La vita oltre la vita”, divenu¬to imprevedibilmente un best-seller, con il merito di avere reso popolare il concetto di NDE. Da allora gli studi si sono moltiplicati, con la comparsa prima di casistiche retrospettive e poi di ricerche prospettiche metodologicamente rigorose. Le caratteristiche cliniche ed epidemiologiche sono state così accuratamente descritte e sono state elaborate scale per la valutazione quantitativa delle NDE.
Attualmente sono presenti oltre 80 articoli sulle NDE citati in PUBMED, il servizio della U.S. National Library of Medicine (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/), ed esiste una società scientifica, l’Internatio¬nal Association for Near-Death Studies, che pubblica il Journal of Near-Death Studies (Springer), per altro non ancora citato in PUBMED. Sono state inoltre pubblicate diverse monografie dopo quelle di Moody, tra cui vale la pena di citare quelle di Sabom, di Pacciolla e di Kubler-Ross.
L’evoluzione delle conoscenze sulla fenomenologia delle NDE e sulla fi¬siopatologia del danno cerebrale acuto verificatasi nell’ultimo decennio rende necessario riaffrontare il problema, per delineare lo stato dell’arte sulla natura di queste intriganti esperienze. Il tema delle esperienze di premorte è affrontato con rigore scientifico in un volume edito dalla nostra casa editrice scritto dal Prof Enrico Facco docente di Anestesiologia e Rianimazione presso l'Università di Padova e specialista in Neurologia dal titolo Esperienze di premorte.

Poker online: alcune strategie di base by funware 2000


http://www.articolista.com/giochi/poker-online-alcune-strategie-di-base1.html
Per diventare dei veri giocatori di Texas Hold 'Em Poker, dovrete essere in grado di studiare i vostri avversari e capire cosa hanno in mano, capire se stanno bluffando o se hanno veramente un buon punto, in pratica dovrete saper padroneggiare tutte le principali regole e strategie del poker.
La strategia del poker è una delle principali aspetti di questo gioco da imparare se si vuole essere competitivi, sopratutto online.

Tuttavia, spesso imparare le principali strategie del poker online non basta per divenire immediatamente dei buoni giocatori, per quello ci vuole molte pratica nelle principali rooms sopratutto nei tornei di poker, che rappresentano il modo migliore per imparare tutti i segreti e i trucchi di questo incredibile gioco.

Ecco due consigli da tenere bene in mente quando si gioca a poker online.

Potrebbe sembrare sciocco inserire una recensione sul poker alcuni consigli strategici elementari, ma vi sorprenderebbe scoprire quanto spesso anche i giocatori più esperti si lasciano trasportare dall'eccitazione del gioco e si dimenticano delle basi di questo gioco.

Quindi prima di effettuare il poker download del software di qualsiasi room online, tenete sempre bene a mente questi due consigli se volete veramente imparare a giocare a poker:


   1. Le due carte private che avete sono le uniche che vi differenziano dagli altri giocatori e che vi danno le maggiori chance di vittoria.
   2. Tutte le carte scoperte sono carte comunitarie, condivise con tutti i giocatori in gara in una determinata mano di poker; è molto importante che ci concentriamo sul valore di queste carte per capire cosa potrebbero significare per i nostri avversari, così come ci concentriamo sul valore che queste stesse carte hanno per noi. In particolare fate molta attenzione alle possibilità di scala e di colore dei vostri avversari

Lo so, questi concetti possono sembrare molto ovvi per un giocatore anche con un'esperienza molto limitata meno che non giochiate a poker gratis, vi conviene fare molta attenzione ai consigli in quest'articolo e noterete che molti dei vostri avversari giocano con i paraocchi, ovvero giocano come se fossero da soli seguendo solo le proprie carte.

Non c'è niente di più sbagliato, sopratutto nel poker online.
Quindi, se volete veramente imparare a giocare a poker vi consiglio vivamente di partire dalle regole e dalle strategie di base ed iniziare dai tutorial e dai tavoli gratuiti presenti in rete. Altrimenti finirete per perdere solamente molti soldi senza imparare a giocare a poker e non riuscirete mai ad apprezzare appieno la bellezza di questo fantastico gioco.
Non bisogna avere fretta di giocare e sopratutto di vincere, perchè il poker è un gioco molto facile da imparare ma allo stesso tempo molto difficile da praticare ad alti livelli.
per maggiori informazioni, visitate: http://www.pokernostro.it/

APPUNTI

Notizie varie della settimana con relative note e voti + consigli

MONTI 7- E' troppo presto per giudicare questo presidente del consiglio temporaneo. Si notano subito però alcun aspetti un tantino confortanti. Di certo Monti è una persona molto più seria del precedente (che ne ha combinate di tutti i colori). Poi ha scelto dei ministri tecnici, esperti nei vari campi nel quale sono stati collocati. Di certo non ci sono ex vallette, estimatrici di tunnel di neutrini fasulli (voto 0), omofobi, razzisti, ignoranti ecc. L'inizio è incoraggiante.
FIORELLO 7,5- Partenza col botto per il più bravo showman italiano. Quasi 10 milioni di telespettatori incollati alla poltrona, grande fratello stracciato (voto 4). Certo, in questo tempo di crisi, sapere che guadagna 500 mila euro a puntata fa un pò male...
CHIAMBRETTI 8-Ottima la puntata dedicata all'ultimo album di Laura Pausini (voto 6. al secondo ascolto è leggermente meglio). Sempre frizzante e pungente quanto basta.
POMERIGGIO 5, 1-Non se ne può più di questo programma. La D'Urso è sempre antipatica nel mostrare le sue facce finte ad ogni occasione. E poi passano da un brutale omicidio alla sagra  della polenta in un secondo (con faccia mutabile all'istante della presentatrice. insopportabile).
IL RE LEONE 4- Bellissimo film della disney... ma era proprio necessario riportarlo al cinema in 3d dopo una ventina d'anni? cosa non si fa per denaro...

martedì 15 novembre 2011

VERO O FALSO? GIOCHINO PER VOI!

Rispondete vero o falso alle dieci affermazioni qui sotto.

1-Italia e Ungheria hanno gli stessi colori sulla bandiera
2-La Germania ha perso entrambi le guerre mondiali
3-Titti il canarino è femmina
4-Bari è più a sud di Napoli
5-La prima edizione del grande fratello è stata vinta da Pietro Taricone
6-Il film Titanic vinse 11 oscar
7-Il 22 giugno comincia l'estate
8-Kate Winslet ha vinto sia un oscar che un grammy awards
9-Una mela ha meno calorie di una pera
10-La regione più grande d'Italia è il Piemonte

lunedì 14 novembre 2011

VOTI AI CONCORRENTI DEL GRANDE FRATELLO.

Ciao a tutti. Prima di augurarvi la buona notte, voglio dare un pò i voti ai concorrenti del Grande Fratello. Fatemi sapere se siete d'accordo oppure no.

FLORIANA 5,5
DANILO 7
ADRIANA 4
FILIPPO 2
GAIA 7,5
SOFIA 5
RUDOLF 8
VALERIA 4
LUCA 2
ILENIA 7,5
MARIO 4,5
KIRAN 5
CATERINA 5
CLAUDIA 3
LEONE 6,5
CHIARA 5
AMEDEO 6,5
ENRICA 4
MIRKO 6,5

In foto Rudolf

I GENI DELLA RETE

A volte capita che gente comune diventa un qualcuno grazie ai suoi video (o creazioni) su internet. Eccone una breve carrellata.

LA SORA CESIRA: Voto 8. Questa ragazza romana (e laziale) un bel giorno di alcuni mesi fa ha creato una parodia su Berlusconi, interpretando a modo suo una canzone del famosissimo film Grease. Lei, che era ammalata, si è riconessa due giorni dopo aver postato il video su youtube. Successo strepitoso, tutti impazziti per la sua creatività. Il fenomeno Sora Cesira  si è sparso a macchia d'olio. Continua a fare video divertentissimi, soprattutto sul premier dimessosi alcuni giorni fa, che hanno conquistato davvero tutti. Ora lavora anche per un programma comico di sky (Oltre alle tante interviste). Vi consiglio di andare a cercarvi The arcore's night su youtube.
WILLWOSH: Voto 9+. (Guglielmo Scilla è il suo vero nome). Questo ragazzo romano è diventato famoso grazie ad alcuni suoi video su youtube (postati con il nome di Willwosh). Il ragazzo è davvero molto bravo. Spesso realizza trailer parodistici di alcuni film (es Eclipse) oppure altri video di vario genere dove racconta con ironia e simpatia la quotidianità. In molte delle sue interpretazione utilizza parrucche, sapendosi gestire in varie situazioni e personaggi in maniera magistrale. Grazie al suo canale su youtube e diventato famosissimo, tanto da essere chiamato da Radio Deejay per condurre un programma tutto suo chiamato A tu per Gu. Nello stesso periodo realizza, assieme ad altri personaggi più o meno conosciuti della rete, una webseries dal titolo Freaks. La serie vince addirittura il premio come miglior serie italiana dell'anno. Si spalancano dinanzi a lui le porte del cinema. Partecipa ai film Una canzone per te, Matrimonio a Parigi (con Massimo Boldi) e 10 regole per farla innamorare.
GEMMA DEL SUD. Voto 1. Posta in rete dei video in cui lei canta canzoni in maniera terrificante. (E lei si crede di essere anche brava.)

ECCO A VOI UNA CARRELLATA DI FOTO TRATTE DAL FILM ONE DAY!











I CONSIGLI DELLA SETTIMANA

Ciao a tutti. Ecco a voi alcuni consigli sui libri da leggere o sui film da  vedere.

Film:
WARRIOR: Voto 8 e mezzo. Due fratelli molto diversi tra loro decidono di partecipare a una gara di uno sport dove quasi ogni colpo è concesso (calci,gomitate ecc). Il film si snoda brillantemente tra la gara e la personalità dei due fratelli. E di certo non si può dire che il finale sia banale. Consigliato. Secondo alcuni c'è addirittura profumo di oscar.
ONE DAYS. Voto 8. Una commedia romantico-drammatica davvero diversa dalle solite storie che siamo abituati a vedere al cinema. Ti appassioni subito ai due protagonisti, tifando quasi per loro. Il finale non è scontato, anzi. E poi Anne Hathaway è bravissima come sempre. Consigliato.
IMMORTALS. Voto 7 e mezzo. Quando si tratta di storia greca, seppur in chiave fantastica, mi entusiasmo facilmente. I produttori sono gli stessi di 300, e si vede. Comunque consigliato.
Libri:
L'OMBRA DEL VENTO: Voto 9. Uno dei libri più belli che abbia mai letto. Una storia che ti cattura sin dalle prime pagine e ti trascina in un turbinio di passione, mistero e fantasia. Non ho conosciuto nessuno che non ne sia rimasto estasiato. Consigliatissimo.
ALL'INFERNO E RITORNO: Voto 7. Libro stampato in italia nel 1965 ma in realtà scritto alcuni anni prima. Il soldato Murphy (poi divenuto famoso anche come attore) racconta molto bene la sua esperienza durante la seconda guerra mondiale. Ti sembra quasi di essere lì con lui e i suoi amici. Per gli amanti del genere assolutamente consigliato.

domenica 13 novembre 2011

I VOTI DELLA SETTIMANA

Voglio dare i voti a personaggi o programmi di questa settimana. Fatemi sapere se siete d'accordo oppure no.

BERLUSCONI: Voto 0. Nella storia della politica italiana non ho mai visto gente fare i caroselli per le strade per le dimissioni di un politico. Questo sta a dimostrare che la crisi è reale. Sivio questa volta l'ha fatta davvero grossa. Il paese sta andando in rovina senza che nessuno faccia nulla per impedirlo. E se i costi della politica in italia sono così alti, la colpa è anche sua. Non è questione di destra e di sinistra. Siamo tutti sulla stessa barca e dobbiamo combattere. La grecia è più vicina di quanto si pensi.
LA 7, LA 7D E LA5: Voto 7 e mezzo. Queste piccole reti televisive trasmettono un giusto mix di programmi di qualità e di divertimento, non solo italiani. Sono da apprezzare l'introduzione di programmi made in Usa come Oprah Winfrey e David Letterman show.
LAURA PAUSINI: Voto 5. Ottima artista, per carità, ma gli ultimi due-tre album sono praticamente identici. Stesse melodie, stessi testi. Vive sull'onda del suo passato. Dovrebbe ricercare qualcosa di nuovo.
AMICI: Voto 6 e mezzo. Senz'altro da premiare le novità apportante nel programma. Trasmissione più veloce, più esibizioni e meno litigate. Se continuano su questa strada quest'anno le cose potrebbero andare meglio.
GRANDE FRATELLO: Voto 4: Hanno stancato. Non se ne può più di ragazzi già famosi (guardacaso tutti belli) spacciati per gente comune. E poi sempre le stesse cose, le stesse litigate, le stesse chiacchiere, gli stessi segreti e pettegolezzi degli anni passati. Dovrebbero prendersi qualche anno di pausa.
EMILIO FEDE: Voto 2. Anche lui come il Berlusca dovrebbe farsi da parte. Ha una certa età pure lui. E poi sinceramente non credo che il suo tg4 mancherà a qualcuno. Di telegiornali di parte (in primis quello di Minzolini) ne abbiamo abbastanza.

Voi invece chi promuovete? E chi invece buttate giù?

Luigi Dinardo-Non aver paura di essere diverso

Ecco a voi il terzo capitolo del mio romanzo. Buona lettura!

3
Segreto svelato

Mi ero innamorato di Marcello, un ragazzo della mia classe buono e gentile. Adoravo quel suo modo di fare così riservato ma efficace. E poi ogni volta che fissavo la sua bella bocca carnosa immaginavo i nostri corpi immersi in un turbinio di piacere mentre le sue tenere ma forti labbra assaporavano le mie. Sognavo troppo, dovevo smetterla. In genere mi sono sempre piaciuti i bastardi come Alessandro, ma lui era diverso. Ogni volta che lo vedevo il mio cuore batteva forte all’impazzata, come mai mi era successo prima. Naturalmente, essendo timido, brutto e grasso, sapevo di non avere nessuna possibilità, mi misi l’anima in pace, anche se comunque non smettevo mai di sognare e fantasticare su di lui, su di noi. Anche se sapevo che non sarebbe mai stato mio, avevo qualcosa di bello nella mia testa che mi dava la forza per guardare avanti, per avere il sorriso sulle labbra, anche quando non c’era nulla per la quale valesse la pena essere contenti. Continuavo a guardare e riguardare quell’unica foto che ci ritraeva insieme durante una visita guidata a Castel del Monte, il castello ottagonale costruito per ordine di Federico II attorno al 1240 ad Andria. Tra l’altro è anche raffigurato sulla moneta da un centesimo di euro. Di quella giornata la nostra classe porta come ricordo una foto davanti al famoso castello. Io stavo al centro, e alla mia sinistra per puro caso c’era proprio lui, Marcello, sorridente mentre guardava nell’obiettivo.
A quei pochi che sono rimasti a leggere questa storia, dico che probabilmente voi siete rimasti un po’ turbati da tutte quelle “diversità” che mi contraddistinguono e molti di voi negherebbero nel dire che non sono omofobi nei confronti degli omosessuali. Beh, naturalmente c’è sempre l’eccezione, ma molti di voi dicono la cosa più giusta, quella che si dice facendo la parte dei moralisti lavandosi la coscienza, ma in realtà non è assolutamente così. Voi vi starete chiedendo da dove nasce tutta questa mia sicurezza e arroganza. Beh, preferisco di gran lunga la mia arroganza che le false moralità di molte altre persone che nei vari talk show televisivi dicono che non c’è nulla di male nell’essere gay, ma che poi quando scoprono di avere un figlio omosessuale lo cacciano di casa a calci nel sedere (per non essere maleducato non uso un'altra parola più esplicita).
Vorrei parlare a tutte queste persone e far loro un bel discorsetto. Come prima cosa omosessuale si nasce, non si diventa, almeno questa è la mia personale opinione ed esperienza a riguardo. Poi che fastidio diamo se amiamo persone del nostro stesso sesso? Che problema avete voi etero? Cosa vengo a togliere io e il mio compagno alla tua felice relazione etero? Penso che coloro che dicriminano gli omosessuali non guardano la questione sotto il profilo dell’amore, ma solo sotto quello del sesso. Non vorrei essere volgare ma loro immaginano un ragazzo che lo prende in quel posto da un altro ragazzo e allora si disgustano. Loro non pensano che un uomo possa essere innamorato di un altro uomo. Loro vedono solo quello che vogliono vedere. Rifletto spesso quando sento ragazzi umiliati, insultati, picchiati e uccisi solo perché sono gay (lo stesso discorso vale per le persone di colore). Non siete capaci di vivere la vostra vita lasciando in pace la nostra già difficile esistenza? Nessuno che ci da peso, ma la discriminazione basata sull’orientamento sessuale è la prima causa di suicidio dei ragazzi italiani. Tutto questo potrebbe essere evitato se le persone pensassero di più ai fatti propri invece di “apostrofare” l’omosessualità come una malattia, un virus, una catastrofe sociale, una vergogna per la famiglia. Purtroppo non c’è la corretta informazione. Poi negli ultimi tempi si è parlato molto spesso di Dico, Pacs e cavolate varie. Leggi buttate lì senza un vero progetto alle spalle al quale secondo me non credono nemmeno i politici. Certe cose i politici le fanno di nascosto, ma non le ammetterebbero mai in pubblico. Un politico gay o che va a trans sarebbe la vergogna per l’intero partito, soprattutto se di destra. Un politico beccato con le mani nel sacco non sarebbe più un politico perché la sua vita professionale sarebbe compromessa per sempre. Ed anche “grazie” a questi comportamenti che poi si sente parlare di tragedie come quella di Matteo, il ragazzo di Torino che si è tolto la vita perché i suoi compagni di scuola lo facevano sentire un diverso chiamandolo gay. Non so e sinceramente non m’interessa sapere se effettivamente Matteo fosse gay oppure no, ma mi chiedo come sia possibile che nel terzo millennio accadano ancora queste cose. Com’è possibile che il preside sapeva di questi comportamenti e non abbia mai fatto NULLA per risolvere la situazione prima che degenerasse? Sono semplicemente allibito. Se fosse stato per me, non avrei avuto pietà. Avrei sbattuto la preside per almeno dieci anni in cella facendola meditare su quello che ha fatto, anzi, su quello che non ha fatto. Invece ai compagni di scuola (chiamarli compagni mi sembra una parola sin troppo carina per quei giovani mostri) avrei come prima cosa vietato di frequentare la scuola a tempo indeterminato, poi li avrei costretti per qualche anno a fare lavori socialmente utili. So cosa ha provato quel povero ragazzo. Non l’ho ancora raccontato, ma so sin troppo bene cosa significa sentirsi diverso, sentirsi insultato, sentirsi estraneo, sentirsi solo. E non venite a raccontarmi che potete capire bene cosa può provare una persona omosessuale. Non potrete mai saperlo se non lo vivete in prima persona. Voi non sapete il dolore che proviamo ogni giorno in famiglia, a scuola, per strada, con gli amici. Voi non sapete l’inferno che sconvolge la vita di ogni adolescente quando scopre di essere “diverso” e non poterlo gridare al mondo. Voi non sapete cosa vuol dire avere un padre che ti dice <<mi fai schifo>>. Voi non sapete cosa vuol dire essere innamorati di un amico e avere paura di dirglielo. Voi non sapete cosa vuol dire avere gli occhi di tutti puntati su di te senza aver fatto nulla di male. No, voi non lo sapete.
Secondo me è anche la mentalità delle persone che è sbagliata. Spesso alcune persone per insultarne altre, usano parole come ricchione, frocio, finocchio, culattone. Il problema è che non sono insulti, anche se espressi in quella maniera. Certi termini danno solo il “giusto valore” alle persone che le pronunciano, ovvero zero.
Ricordo benissimo quella volta in cui stavamo pranzando e al telegiornale si stava parlando di una manifestazione sull’orgoglio omosessuale, il Gay Pride. Mio nonno disse questa frase:
<<Mamma mia che schifo, dove andremo a finire, ora si sposano uomini e uomini, donne e donne, ma che razza di mondo è questo?>>
Mia madre rispose dicendo:
<<Ai tempi nostri non c’era certa gente. Sarà stato il benessere che ha creato questi mostri.>>
Naturalmente non mi stupii più di tanto, però ebbi la consapevolezza di avere a che fare con una famiglia di deficienti, che a confronto Willy il Coyote è un premio nobel per l’intelligenza (con tutto il rispetto per Willy il Coyote). Sentire certi discorsi ignoranti come quelli di mia madre sul dire che lo sviluppo della società è la causa della creazione di questi “mostri”, beh rido per non piangere. Mi fa davvero pena.
Ci sono alcuni che mi fanno davvero arrabbiare quando cercano di giustificare certe parole e certe persone dicendo frasi come questa:
<<Loro hanno una mentalità antica, bisogna capirli.>>
Capirli? Perché? Ma per piacere! E poi cosa significa “mentalità antica”? Non mi venite a dare giustificazioni fasulle. Siamo tutti esseri pensanti e tutti sappiamo cosa è giusto e cosa non lo è. Non è come essere di un partito piuttosto che di un altro. Tutti sanno che omosessuali si nasce e non si diventa, ma anche se non fosse così, non vedo dove stia il problema. La verità è che queste persone non bisogna giustificarle dicendo “mentalità all’antica”, la verità è che queste persone sono razziste e/o omofobe. L’essere umano ha bisogno di mettere sotto pressione le varie minoranze, non ne può fare a meno. Molti di noi vivono delle vite grigie e quando capita, cerchiamo di mettere il nostro prossimo in difficoltà. Sono poche le persone che non sono invidiose della felicità altrui. L’essere umano è una macchina tanto affascinante quanto imperfetta.
Ogni tanto mi viene da pensare al mondo che ci circonda. Ragazzi che picchiano un disabile, ragazza uccisa da un colpo d’ombrello in un occhio. Ma che razza di mondo è mai questo?! Sarei contento nel dire <<ho sbagliato>> per quanto riguarda l’esistenza di Dio, sarei contento di vedere un mondo felice e in pace, ma credo che le mie domande e i miei dubbi non avranno mai una risposta. Quanto dolore e quanta malvagità c’è in questo mondo? Direi tanta, sicuramente troppa.

sabato 12 novembre 2011

Luigi Dinardo-Non aver paura di essere diverso

Ciao a tutti e buon sabato sera! Nel lontano 2007 ho scritto un romanzo. Ho deciso di proporlo qui sul blog un pò alla volta (un romanzo a puntate). Spero che vi piaccia. Fatemi sapere cosa ne pensate. Saluti!
Ecco i primi due capitoli!


1
Dilemmi esistenziali

Tutti dicono che sono un tipo strano. Forse hanno ragione, ma sono fatto così, non posso farci nulla. Non riesco a staccarmi dalle mie piccole stranezze per cercare di essere “normale” come tutti vorrebbero. Ma in fondo chi è normale? Il bello è proprio questo: Siamo tutti diversi. Tutti noi abbiamo passioni, hobby e gusti diversi. Alla fine però siamo tutti esseri umani e facciamo tutti parte di questo mondo spietato che giudica senza pietà lasciando dietro di sé solo briciole.
Penso che la gran parte degli esseri umani sia razzista. Potete cominciare a insultarmi, potete chiudere il libro facendo finta di non capire, ma sono sicuro che facendovi un attento esame di coscienza mi dareste ragione. Provate a pensarci: Sin dalle scuole elementari tutti noi abbiamo insultato, preso in giro e isolato qualcuno della nostra classe. Non provate a negarlo. Non ha importanza se si trattasse del secchione, del ciccione o del tipo con i capelli rossi. Forse anche inconsapevolmente, tutti noi siamo stati artefici del dolore di qualcun altro. Ce ne rendiamo conto solo quando la cosa ci si ritorce contro.
Alle scuole elementari ero come tutti gli altri, o quasi. Cercavo di stare nel “gruppo” dei più importanti per non essere preso di mira dagli insulti e dai soprusi. Non ci riuscii. Ero grasso, piagnucolone ed ero diventato lo zimbello di tutta la classe. Ero vittima di scherzi, insulti e altre angherie che non sto qui a raccontarvi. Ero solo contro tutti, e non avevo la forza di reagire. Ero come un ebete trascinato dalla forza degli eventi senza neanche muovere un ciglio. Se mi fossi ribellato, sarebbe stato ancora peggio, avrei subito molto di più.
Pensavo che fosse proprio vero quello che dicono. Spesso le parole fanno più male dei ceffoni. Mio padre mi picchiava spesso perché a scuola andavo abbastanza male, ma mi ferivano molto di più le sue parole. Nonostante ero solo un bambino, diceva che ero un fallito e che se avessi continuato così, sarei finito per vivere in mezzo ad una strada. Però lui non sapeva. Lui non sapeva il mio disagio, quello che ogni giorno dovevo sopportare in quella terribile classe. No, lui non sapeva.
Come se non bastasse, ero l’unico mancino della classe, e fui preso in giro anche per quello, anche se ancora oggi non capisco il perché. Ero diverso ai loro occhi. Potevo provare a cambiare, ma so che comunque non sarebbe servito a nulla. I loro giudizi non mi scalfivano più di tanto, ma so che per colpa loro stavo perdendo la mia autostima. Non mi piacevo più, sia fisicamente, sia mentalmente. Continuavo a pormi mille domande. Perché non riesco ad essere arrogante e presuntuoso come loro? Perché non posso essere migliore di così? Perché io e non qualcun altro? La mia testa pullulava d’interrogativi irrisolti. E poi ci si metteva anche mia madre con la sua innata credenza in Dio e nella Chiesa. Cominciai a frequentare il catechismo e mia madre mi portava in chiesa ogni domenica. Che pizza! Non erano sufficienti i compiti di scuola, dovevo anche sorbirmi la storia di Gesù, Dio e tutti gli altri. Sinceramente non me ne fregava nulla che Noè avesse l’arca per riunire i suoi animali, né tanto meno m’importava qualcosa che Abramo volesse sacrificare suo figlio per volere di Dio.
Lo so. Probabilmente molti di voi staranno storcendo il naso nel sentire queste mie dichiarazioni che all’apparenza possono sembrare assurde. Io però ho le mie ragioni per non credere in Dio e in tutte quelle storielle da cartone animato che la Bibbia ci propina. Provate a pensarci. Voi siete liberi di credere in Dio, Gesù e tutto quello che volete. Potete crederci, ma io continuo a chiedermi: Ne vale davvero la pena? Sin da piccoli ci insegnano che Dio è il bene, ci protegge, ci fa stare bene. Come posso credere nell’esistenza di Dio se ogni giorno vedo guerre ingiustificate sparse in tutto il mondo e che provocano milioni di vittime? Come posso credere in un Dio se ogni giorno ci sono persone malvagie che commettono omicidi e rapine, facendola franca a discapito delle persone oneste? Come posso credere in Dio se ogni giorno ci sono persone che muoiono di fame sui marciapiedi delle strade mentre altri mangiano caviale e salmone a bordo di uno yacht a largo della costa Azzurra? Come posso credere in un Dio se ogni giorno ci sono preti che violentano ragazzini predicando la povertà ma andando in giro con automobili da cento mila euro? No, non ci credo. Non crederò mai nell’esistenza di Dio neanche se avessi le prove. Molti a queste mie considerazioni hanno risposto tutti (pateticamente) nella stessa maniera. Dio non può far si che nel mondo ci sia solo il bene, ma anche il male perché è giusto che noi (poveri) esseri umani proviamo la sofferenza che lui stesso ha provato. Sembra una di quelle patetiche frasi fatte che si sentono spesso nei film o nelle soap opere. Certe discussioni mi fanno solo disgustare. Vorrei proprio averlo di fronte a me questo Dio per scambiare quattro chiacchiere con lui. Gli chiederei il perché dell’esistenza delle malattie, della sofferenza e della morte. Perché? Me lo immagino lassù che ci osserva e ride delle nostre disavventure, delle nostre sofferenze, proprio come in uno di quei reality show che vanno tanto di moda in questo periodo. Se l’avessi dinanzi a me, gli chiederei perché lui ha fatto sì che un ragazzo rom ubriaco uccidesse quattro poveri ragazzini innocenti con il suo furgone. Probabilmente questo ragazzo la farà franca grazie all’indulto o a qualche altra assurda legge italiana (anzi, ora è anche il testimonial di alcuni prodotti). Gli chiederei perché un ragazzo di Torino si è suicidato a causa dei suoi compagni di scuola che lo facevano sentire un “diverso”. Potrei chiedergli mille cose, come la vicenda del ragazzo che ha fatto una strage nell’università della Virginia, se sia giusto che un “uomo” come Bush sia stato a capo degli Stati Uniti per tanto tempo nonostante tutto quello che ha combinato in Iraq (speriamo in Barack Obama ora). Potrei stare ore ed ore a parlare, ma so che comunque avrei sbraitato a vanvera, perché nessuno mi toglie dalla testa che Dio non esiste.
Comunque posso capire chi ci crede. Noi esseri umani siamo preda di eventi che non conosciamo, di vite quotidiane piene d’insidie, ma quello che è più sconvolgente è che siamo soli. Siamo soli, lo siamo tutti. Spesso per non sentirci affranti nelle nostre miserabili vite sentiamo il bisogno di credere in qualcosa di più grande e più potente di noi, sentire il conforto supremo di qualcuno che in realtà nessuno sa con certezza se esiste. Già, l’unica prova certa che abbiamo è che non ci sono prove. Quando ci sentiamo soli, affranti, disperati, sentiamo il bisogno di pregare affinché tutto vada per il meglio. Quante volte ho guardato le stelle, sognando qualcosa di migliore, sognando che qualcosa potesse effettivamente cambiare. Speranze perse nel vento. Quel vento che porta tutto via con sé, senza lasciare neanche un briciolo di speranza. Tutto cancellato. Non rimane più nulla.
Scusatemi se mi sono dilungato, credo di averlo fatto oltre il necessario. Stavo parlando di me e delle mie “disavventure” scolastiche e mi sono lasciato trasportare dal mio perenne ateismo nei confronti della Chiesa (ps non so se questa frase sia grammaticalmente corretta, però a me piace). Tra l’altro vi chiedo scusa perché non mi sono ancora presentato. Io sono Marco, piacere. Dove eravamo rimasti? Ah sì, stavamo parlando delle scuole elementari. Beh, per fortuna quei cinque anni terminarono, con tutte le mie incertezze e timidezze. Ma la cosa più deprimente era la mia solitudine. Non avevo nessun amico.

2
Piccoli segnali di vita

Le scuole medie per me furono come una copia di un qualcosa che era già avvenuto. Tutto cominciò com’era già successo alle elementari. Mi lasciarono in pace quando nella nostra classe venne un nuovo studente, Raouf, un ragazzo tunisino che comunque parlava bene l’italiano perché era di madre italiana. Non credevo si potesse essere così spietati. Lui era la vittima, io non lo ero più. Guardavo lui e rivivevo quello che in passato avevo vissuto io. Soffrivo, volevo intervenire, ma non ne ero capace, mi mancava il coraggio. Dentro di me mille emozioni entrarono in contrasto tra loro, lasciandomi in balia di quell’amara crudeltà che quotidianamente marchiava a fuoco la mia pelle, rendendola vulnerabile. Una pelle sempre più fragile e screpolata, alla quale non sarebbe servito nulla per farla ritornare liscia e pura come una volta.
Passavano i mesi e la situazione non cambiava, fino a quando presi un po’ di coraggio e decisi di intervenire. Ricordo benissimo quel momento. Rimarrà indelebile per sempre nella mia memoria perché fu la prima volta in vita mia che uscivo dal guscio, prendevo una posizione. Il cuore cominciò a battermi all’impazzata, come se stessi per fare qualcosa che avrebbe influito per sempre nel resto della mia miserabile vita. Mi avvicinai ad Alessandro, il bullo in questione, e gli dissi di lasciare in pace Raouf perché non se lo meritava. Mentre lo dicevo, ci credevo, perché per me era vergognoso vedere una persona discriminata solo per il colore della sua pelle. Non potevo sopportare per sempre quegli affronti senza intervenire. Sarei stato un vigliacco per sempre e non avrei mai imparato ad uscire gli attributi quando serviva.
Alessandro indispettito dal mio atteggiamento mi spinse. Fu allora che non ci vidi più. Non ragionavo più, il mio corpo era in balia della pazzia. Gli tirai un pugno in pieno viso, lasciandolo sanguinante per terra. Il suo naso era visibilmente malconcio. La cosa più bella di quella situazione fu il mio improvviso orgoglio. Non credo di averne mai avuto uno prima di allora. Non potevo crederci. Quei pochi secondi sarebbero stati impressi per sempre nella mia memoria come uno dei ricordi più gratificanti della mia memoria. Era il mio primo pugno dato a una persona. Non so il perché ma provai una leggera sensazione di piacere nell’essermi fatto giustizia da solo. Anzi, ho mentito. Provai una forte sensazione di piacere che mi fecero stare per alcuni istanti in paradiso. Un paradiso che però durò poco. Mentre mi crogiolavo nella soddisfazione, non feci attenzione alla reazione di Alessandro. Si alzò lentamente da terra tenendosi con la mano sinistra il naso. Mi osservò con rabbia per un secondo e poi con un destro potente mi tirò un pugno in faccia. Bersaglio colpito. 1-1 palla al centro. Non feci neanche in tempo ad accorgermi del dolore provocato da quel pugno che proprio in quell’istante entrò la professoressa di Storia dell’arte. Io e Alessandro fummo trascinati controvoglia in un’altra aula, per chiarire le cose come stavano e per infliggere eventuali sanzioni. Con me e Alessandro venne anche Raouf che voleva chiarire la sua posizione in merito. La professoressa Marzoratti decise di sentire anche i pareri della classe e, dopo una buona mezzoretta, prese la decisione di mettere una nota a me e ad Alessandro. Ero profondamente deluso. Mi ero esposto per Raouf, avevo trovato quel coraggio che credevo di non avere, e lui, nemmeno mi ringraziò. A dir la verità non mi degnò nemmeno di uno sguardo. Come era possibile? Il mio primo e forse unico atto di coraggio non era valso a nulla? Quel giorno doveva essere ricordato come trionfante, invece lo catalogai insieme alle altre brutte figure della mia vita. Ma forse questa volta la colpa non era esclusivamente mia. Sentivo di non averne responsabilità, almeno non tutte. Forse qualcosa stava cambiando.
I giorni passarono e la situazione era tranquilla, nessuno mi prendeva più in giro, né a me, né a Raouf, ma il silenzio di quella situazione era insopportabile. Decisi di agire. Dovevo fare qualcosa, quel clima estremamente silenzioso poteva nascondere una bufera. Tra la terza e la quarta ora mi avvicinai a Raouf e gli dissi un caloroso <<ciao>>. Lui non rispose e continuò ad ignorarmi.
<<Si può sapere cosa ti ho fatto? Perché mi eviti?>>, domandai irritato.
<<Non ti sto evitando, ti sto solo ignorando.>>
Quelle due parole per me avevano lo stesso significato.
<<Perché?>>, replicai.
<<Perché non mi è piaciuto il comportamento che hai assunto l’altro giorno per difendermi.>>
Ero incredulo, sbalordito. Non solo l’avevo aiutato (da quel momento non veniva più preso in giro), ma mi aveva colpevolizzato per quel gesto. Forse il mondo stava girando al contrario, o forse ero vittima di “Scherzi a parte”.
<<Che cosa avrei dovuto fare?>>, chiesi quasi indispettito.
<<Non dovevi fare nulla. La violenza non è mai la strada giusta.>>
Solo in quel momento mi resi conto che mi ero abbassato al livello di Alessandro. Io che predicavo giustizia, ero stato il primo ad agire in una maniera così misera. Mi sentii un sudicio verme. Avevo commesso un errore imperdonabile. Non ero io. Decisi di scusarmi con Raouf.
<<Scusami, puoi perdonarmi?>>, dissi con profonda sincerità.
Lui si voltò e mi sorrise.
<<Certo!>>
Risposi con un altro sorriso. Da quel momento diventammo amici. Che bella coppia eravamo! Il ciccione e il negro, così eravamo apostrofati da tutti. Comunque ero più sicuro, avevo più rispetto per me stesso, non avevo intenzione di farmi mettere i piedi in testa da nessuno. Quei giorni mi avevano reso più forte.
Le scuole medie scivolarono via tranquillamente o quasi, nonostante fummo promossi entrambi con sufficiente. Io e Raouf ci iscrivemmo alle scuole superiori. Entrambi decidemmo di ritrovarci nella stessa classe, quindi di iscriverci alla stessa specializzazione. Andavamo molto d’accordo, anche se c’era un ostacolo tra noi: la religione.
Lui era un profondo religioso, pregava prima di ogni pasto, andava a messa tutte le domeniche e conosceva tutte quelle storie della bibbia che io definivo da “cartoni animati”. Non mi andava di litigare con lui per l’esistenza di Dio o cavolate varie, anche se sarei stato curioso di sapere la sua giustificazione alle varie ingiustizie con le quali il mondo ci mette ogni giorno a confronto. Il discorso per noi era quasi tabù. Ricordo ancora l’imbarazzo che provai quell’unica volta che fui ospite a cena dalla sua famiglia. Ero imbarazzato, mi chiesero di dire la preghiera prima di cominciare a mangiare. Il panico s’impossessò di me. La verità era che non la sapevo bene, e allora m’inventai la scusa di essere senza voce. Che figura di merda che feci! Li guardavo in silenzio senza neanche fiatare. Mi sembravano degli extraterrestri. Speravo di non provare ulteriori disagi quella sera, ma invece… Subito dopo cena loro cominciarono a parlare di Dio, Gesù, della bibbia e di tutte quelle storie che io non sopportavo. Il padre di Raouf cominciò a parlarmi della Torre di Babele, Mosè ecc. Mamma mia che noia! Feci in modo di non farmi più invitare a cena. M’inventavo sempre qualche scusa: Mi fa male la testa, devo andare a un compleanno, devo studiare, mia madre non vuole. Queste erano solo alcune tra le scuse da me inventate. Comunque a parte questo, io e Raouf andavamo molto d’accordo. Almeno così sembrava.
A scuola filava tutto liscio, forse troppo, non mi sembrava vero che stessi vivendo un momento così sereno. Era solo un fuoco di paglia? Lo scoprirete presto. Naturalmente quello è anche il periodo delle prime cotte, dei primi amori. Mi ero innamorato di una persona già alle scuole medie, ma non l’ho mai detto a nessuno e non lo farò nemmeno con voi, almeno per ora. Forse di voi posso fidarmi. Se vi racconto le cose come stanno, promettete di non dirlo a nessuno? Va bene, mi fido. 

situazione attuale

Come ben sapete, la situazione attuale italiana (e non solo) è drammatica. Cosa ne pensate? Cosa bisognerebbe fare per migliorare le cose?

A mio avviso bisognerebbe cambiare completamente la politica. Non è possibile pagare oltre un miliardo e seicento milioni di euro in politica. In media i parlamentari italiani guadagnano 14 mila euro al mese, oltre al fatto che sono il doppio di quelli degli Stati Uniti (che hanno 300 milioni di abitanti contro i 60 dell'Italia). Pensate  che Ciampi, ex presidente della repubblica, prende 34 mila euro al mese di pensione, quando poi ci sono pensionati che prendono 500 euro di pensione e non riescono a sopravvivere. Ho dimenticato di citare i vantaggi dei parlamentari. Praticamente non pagano da nessuna parte (e le auto blu sono dieci volte di più che negli Stati Uniti). Non è questione di destra o sinistra. Questa politica sta affondando il paese velocemente.

venerdì 11 novembre 2011

Una delle mie poesie...

SOLO NOI
Di LUIGI DINARDO

Ho vissuto anch’io la tua paura,
quando guardandomi in giro
sentivo addosso il peso di parole
troppo forti per poterle sostenere.

Ho respirato anch’io il tuo dolore,
quando ogni mattina
percorrere le stesse strade
mi portava dentro un labirinto di facili illusioni.

Ho sopportato anch’io i pregiudizi delle persone,
quando la loro crudeltà
si imbatteva nella mia fragile voglia
di rinascere diverso.

Ho creduto anch’io in un mondo migliore,
quando sotto un cielo stellato
camminavo a piedi nudi
in un prato pieno di spine.

Ho voluto anch’io dire basta,
quando la mia testa scoppiava
sotto il peso di pensieri macabri
che mi dicevano di scomparire per sempre.

Eravamo solo noi…
contro persone che non potevano capire.

(A tutti quei ragazzi che si sono suicidati perché venivano emarginati e insultati per il semplice fatto di essere se stessi. Affinché cose del genere non accadano mai più)

Un gioco per voi!

Vi segnalo 5 frasi tratte da 5 famosi film. Quali sono questi film?

La vita è come una scatola di cioccolatini. Non sai mai quello che ti capita.

Questa è Spartaaa!

Morire è la cosa peggiore che mi sia capitata.

Non voglio novità, colpi di scena. Voglio che tutto rimanga così per sempre. Anche se 'per sempre' non esiste.


Addio, miei coraggiosi Hobbit. La mia opera è terminata. Qui, infine, sulle rive del mare, si scioglie la nostra Compagnia. Non vi dirò "Non piangete", perché non tutte le lacrime sono un male.



Ciao a tutti e benvenuti!

Ciao a tutti e benvenuti sul mio blog! Questo vuole essere un posto dove raccontare e realizzare le nostre passioni, i nostri hobby.  Sul mio blog troverete di tutto: esercizi per la scrittura, racconti di vario genere, approfondimenti dell'attualità e della vita quotidiana ecc ecc. Spero vi piacciono i miei post.